La sostenibilità è uno dei temi “caldi” della nostra epoca. La necessità di creare modelli di sviluppo sostenibile è una responsabilità che oggi accomuna tutte le aziende del settore pubblico e privato, dalle multinazionali alle microimprese. Il dibattito non riguarda solo l’emergenza climatica, ma include aspetti di natura sociale ed economica. Le strategie per ridurre l’impatto ambientale puntano, infatti, a incentivare la dematerializzazione e a creare un sistema di economia circolare, in grado di abbattere la produzione di rifiuti e il consumo di risorse, con evidenti vantaggi in termini di salute pubblica, prosperità e qualità della vita.
L’Unione Europea pone l’accento sulla necessità di «sviluppare capacità in termini di servizi e prodotti digitali affidabili», in un’ottica in cui la trasformazione digitale è indispensabile per favorire la transizione green, aumentare la competitività dell’industria europea sul piano globale, garantire la sicurezza, la resilienza, l’equità e il benessere di tutti i cittadini.
Guardare alle generazioni future
Il termine sostenibilità viene introdotto nel 1972, nel corso della Prima Conferenza ONU sull’ambiente. Con la pubblicazione del rapporto “Our Common Future”, presentato nel 1987 dal presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo, Gro Harlem Brundtland, vengono formulate per la prima volta le linee guida per uno sviluppo sostenibile. Il rapporto Brundtland non si fossilizza sulle esigenze della propria epoca, ma guarda alle necessità delle generazioni future, mettendo in luce la relazione tra i sistemi economici ed ecologici. Lo sviluppo sostenibile non viene rappresentato come uno stato costante di armonia, ma come un «processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali».
L’Agenda digitale europea
Il programma strategico per il 2030 “Percorso per il decennio digitale”, istituito dalla Commissione europea, ribadisce i quattro punti cardine della trasformazione digitale dell’Unione:
- digitalizzare le imprese del settore privato;
- digitalizzare i servizi pubblici;
- creare infrastrutture digitali sicure e sostenibili;
- estendere le competenze digitali di base ad almeno l’80% della popolazione.
Il documento, pubblicato dalla Commissione Europea il 15 settembre scorso, sottolinea che le tecnologie digitali rappresentano «strumenti essenziali per realizzare gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal», al fine di «massimizzare l’impatto delle politiche per affrontare i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente».
L’obiettivo del “Percorso per il decennio digitale” è rafforzare la leadership digitale dell’UE, promuovendo politiche sostenibili e inclusive in grado di conferire maggiore autonomia alle imprese e ai cittadini. Il modello per la trasformazione digitale dovrebbe contribuire alla costruzione di una società più efficiente, equa e dinamica, in grado di favorire l’uguaglianza, «il miglioramento della qualità della vita, il rispetto dei diritti e delle aspirazioni dei cittadini».
Un modello aziendale improntato allo sviluppo sostenibile
La filosofia di iTech Group è fortemente orientata alla sostenibilità. Un valore che promuoviamo attraverso l’ideazione di soluzioni innovative, affidabili e a basso impatto ambientale, l’attivazione di partnerhip fondate sui principi di inclusività e collaborazione, un modello aziendale improntato al benessere e alla crescita professionale dei dipendenti.
Oltre a progettare soluzioni customizzate e servizi integrati per il settore Privato e la Pubblica Amministrazione, la nostra azienda realizza software modulari per la dematerializzazione e la gestione semplificata dei dati, attività di consulenza e affiancamento nel percorso di digitalizzazione delle imprese. Per aiutare il cliente a ottimizzare i processi aziendali e la gestione delle risorse, con un impatto significativo in termini di efficienza produttiva, qualità del lavoro, sostenibilità ambientale ed economica.